Madonna della Catena - edicole votive

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Edicole votive
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Madonna della Catena

Madonna della Catena
foto 1919 (Alba chiara)


edicola oggi


Edicola votiva sita in via Dione n° 27, dedicata alla Madonna della Catena . L’edicola è a nicchia – paretale. Nel 1960 fu restaurata e furono inserite delle lastre di marmo lungo la cornice esterna e la mensola d’appoggio, questa, sostenuta da due cagnoli rivestiti anch’essi in marmo, mentre una semplice balaustra in ferro battuto le serve per sorreggere le offerte floreali. All’interno l’illuminazione, non permette la visione completa dell’immagine. Le misure dell’edicola sono: cm 110 x 160 , l’illuminazione è elettrica. La Madonna col Bambino è rappresentata insieme a due fedeli all’interno di una stanza o cella con una finestra a barre da cui penetra un fascio di luce divina (dipinto su tela del sec. XIX°). Il particolare, più importante, è il momento in cui il Bambino offre un esile catenella ad uno dei devoti rappresentati. Inoltre, si trovavano sul dipinto degli accessori extra-pittorici (corone, collane, etc.). Le origini del culto risalgono nel lontano 1392 a Palermo, quando regnava in Sicilia Martino I. Tre uomini furono ingiustamente condannati e il 18 agosto furono condotti a Piazza Marina, dove avrebbero dovuto essere impiccati. Proprio mentre stavano preparando le forche, si scatenò un gran temporale che costrinse i carnefici a rifugiarsi nella chiesetta della Madonna del Porto e il popolo a fuggire. In attesa che si potesse riprendere l'esecuzione, i tre condannati furono legati con doppie catene all'altare della Madonna, ma il temporale continuò per l'intera giornata e le guardie dovettero passare la notte nella chiesetta per sorvegliarli. I tre si portarono lacrimando ai piedi della Madonna e cominciarono a pregarla insistentemente e ad un tratto, mentre i soldati cadevano in un profondo sonno, le catene che trattenevano i tre uomini si spezzarono e la voce della Madonna li rassicurò "Andate pure in libertà e non temete cosa alcuna: il divino Infante che tengo tra le braccia ha già accolto le vostre preghiere e vi ha concesso la vita!". Le catene caddero senza far rumore e la porta si spalancò, i tre innocenti uscirono dal tempio e le guardie si svegliarono solo all'alba. Subito i soldati riuscirono a riprendere i fuggitivi ma furono fermati dal popolo che ricorse al re. Quando questi andò nella chiesetta, con i propri occhi costatò il miracolo: le catene si erano infrante.
Subito l'eco del miracolo si diffuse ovunque e frotte di pellegrini giunsero alla chiesa che ormai era chiamata "della catena". I miracoli si moltiplicarono e la Madonna della Catena divenne patrona di molti comuni dell'isola, venerata in tantissimi altri e il suo culto arrivò in tutto il Sud Italia. Ancora oggi la chiesa è meta di pellegrinaggi e conserva il simulacro di Nostra Signora della Catena. Nel 1500 alla chiesa venne attaccata una delle catene che chiudevano il porto e prese ufficialmente il nome con cui già l'aveva battezzata il popolo Siciliano, Maria SS. della Catena protettrice degli schiavi e dei prigionieri.
Dal sito Cattolici Romani:
il culto della Madonna della catena nasce a Palermo nell'anno del Signore 1392 dopo uno strepitoso miracolo. regnava in sicilia Martino I, sposo di Maria d'Aragona quando tre uomini furono ingiustamente condannati ad essere impiccati. così un giorno (forse il 16 o 18 Agosto di quell'anno) i tre furono condotti lentamente per le vie di Palermo per giungere al luogo dell'esecuzione: Piazza Marina. successe però che proprio mentre si preparavano le forche cominciò un gran temporale che fece fuggire tutti e costrinse i carnefici a rifugiarsi nella chiesetta della Madonna del Porto. i tre condannati furono legati con doppie catene all'altare della Madonna aspettando che al più presto si potesse riprendere l'esecuzione.Il temporale però durò tutto il giorno e i condannati dovettero passare la notte nella chiesetta con le guardia. I tre condannati che erano innocenti, si rivolsero alla Madonna e cominciarono a pregarla insistentemente.Ad un tratto, mentre i soldati cadevano in un profondo sonno, le catene che trattenevano i tre uomini si spezzarono e la voce della Madonna li rassicurò "Andate pure in libertà e non temete cosa alcuna: il divino Infante che tengo tra le braccia, ha già accolto le vostre preghiere e vi ha concesso la vita!". le catene caddero senza far rumore e la porta si spalancò. I tre uscirono dal tempio e le guardie si svegliarono e corsero a riacciuffarli ma furono fermati dal popolo che ricorse al re. Martino si portò alla chiesetta e con i propri occhi stupiti costatò il miracolo! le catene s'erano infrante!
subito l'eco del miracolo si diffuse ovunque e frotte di pellegrini giunsero alla chiesa che oramai era chiamata "della catena". I miracoli si moltiplicarono e la Madonna della Catena divenne patrona di molti comuni dell'isola, venerata in tantissimi altri e il suo culto arrivò in tutto il sud italia. Era venerata anche per il buon parto.


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