tonnara di Scopello - Tonnare siciliane

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Tonnare siracusane
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tonnara di Scopello

Tonnara di Scopello

Venne inizialmente costruita nel XIII secolo, poi ampliata e modificata più volte nel corso della storia, prima dalla famiglia San Clemente, poi dalla Compagnia di Gesù e per finire dalla famiglia Florio.
Sopra la Tonnara potrete ammirare due torri: una risalente al 1200, di cui oggi restano pochi ruderi e l’altra risalente al 1400, opera dell’ingegnere fiorentino Camilliani che non fa parte del comprensorio della Tonnara.
In un primo tempo il nucleo della Tonnara era costituito dalla fabbrica addossata alla roccia e dalla torre voluta per l’avvistamento del nemico a difesa di Scopello e della Tonnara stessa.
Nel 1468 la famiglia aristocratica Trapanese di San Clemente ne ottenne la concessione ed iniziarono così i primi lavori di ampliamento.
La tonnara venne ingrandita portandola alle sembianze che ha tutt’oggi, inoltre sono sempre dovute ai San Clemente le edificazioni del baglio, oltre che la casa del custode della tonnara, i magazzini e la falegnameria, la loggia dove venivano appesi i tonni per le varie fasi della lavorazione della carne, il forno del custode e lo scagno, ossia il locale dove veniva pagata la ciurma.
Alla gestione della famiglia San Clemente seguì quella dei Gesuiti. In questi anni vennero apportate ulteriori modifiche e migliorie. I Gesuiti infatti, ampliarono e trasformarono sia l’area di ricovero delle barche, sia l’alloggio dei pescatori e venne inoltre costruita una piccola chiesetta.
Alla gestione della Compagnia di Gesù, seguì quella della famiglia Florio.
Ignazio Florio acquistò nel 1874 due ottavi della tonnara. Si devono a lui moltissimi ammodernamenti oltre che la sopraelevata di uno dei corpi del baglio per destinare i nuovi locali adibiti all’amministrazione.
Sotto la gestione Florio vi fu un notevolissimo incremento del pescato. Tra il 1896 e il 1905 il quantitativo dei tonni pescati si aggirava tra i 1043 ai 2480 quintali. Tra il 1922 e il 1962 risulta un pescato medio di 472 tonni.
Con il passare degli anni la presenza dei tonni nel mediterraneo iniziò però a diminuire. Tra il 1961 e il 1970 il pescato arrivava appena a 600/800 quintali. Negli anni 80 del novecento fu effettuata l’ultima mattanza. Nel 1981 la tonnara venne adibita esclusivamente a sperimentazioni biologiche.


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