Edicole Varie
Madre della Misericordia Via Cavour angolo via Amalfitania collocata di fronte all’antica Gogna

edicola San Gaetano non più esistente era in Via Gargallo accanto al civico 24 qui danneggiata dai mitragliamenti del 1943
(probabilmente realizzata dalla famiglia Gargallo proprietaria del palazzo cognonimo)
la preghiera della targa in marmo posta sotto recita:
O padre San Gaetano benedici e proteggi i tuoi devoti fa che essi solleciti primamente del Regno di Dio ti abbiano padre sempre provvido nei bisogni della vita.
Via Salamone

Madonna delle Lacrime Via dell'Apollonion
Edicola sita nel cantonale Tra via Dione e via dell’Apollonion, dedicata alla Madonnina delle Lacrime. L’edicola si presenta a nicchia pare tale che fuori esce dalla parete come una scatola, realizzata in malta cementizia e legno e riparata da una piccola tettoia a due falde che segue la linearità del frontone triangolare. Le misure dell’edicola sono: cm 50 x 90, l’illuminazione, che avviene tramite una lampada, è elettrica. L’immagine un tempo era una stampa su carta, e ritraeva la Madonna col bambino in un abbraccio affettuoso, oggi vi sta un dipinto raffigurante la Madonnina delle Lacrime. Il dipinto è firmato e riporta la data del 2012. Il tema Mariano, è stato molto rappresentato nel nostro secolo, soprattutto negli anni (1954-1958). Infatti l’immagine di recente fattura si distacca dalla storicità dell’edicola.
Siracusa - Edicola sita in via Dione, n°134, non si hanno notizie a chi era dedicata. La struttura dell’edicola, è abbastanza semplice nelle sue forme, ed è composta da una nicchia rettangolare con una cornice in pietra calcarea con intonaco ocra. La parte superiore è arricchita da un frontone triangolare aggettante. Mentre davanti al sacro incavo, oggi sono rimasti dei fiori in plastica, ed un tempo vi stava uno sportello in legno con vetro, mentre il cancelletto in ferro battuto ( ancora oggi è presente), proteggevano l’immagine o la statua, non più esistenti. Le misure dell’edicola sono: cm 107 x 170.(l'immagine a cura di Salvatore Accolla)
(foto Roberto Capozio)