Antichi giochi - Siracusa era

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Siracusa era
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Antichi giochi

Il gioco è l’espressione più autentica della cultura umana, è sempre “figlio del tempo” e si adatta al contesto sociale in cui si svolge.
Oggi i giochi sono prodotti dalle industrie, la Tv e il computer hanno ucciso la creatività dei ragazzi, eliminando i segni educativi del gioco.

Il movimento, la comunicazione, la fantasia, l’avventura, la costruzione, la socializzazione.
I giochi di un tempo di Arturo Messina


Un tempo con poco si sopravviveva alla noia, oggi purtroppo ciò non avviene più, come, a causa dell’aumento del benessere e del traffico non si gioca più nelle strade e i giochi tradizionali continuano a vivere solo nella memoria dei più anziani.
Il recupero dei giochi tradizionali rappresenta pertanto la riscoperta della propria storia, delle proprie origini e del senso di appartenenza.
Il gioco stimola l’inventiva, la curiosità, la manualità, l’ingegno; con il gioco il bambino si adatta e si avvicina alla società degli adulti.
Un tempo, come in tutte le società povere, i bambini si costruivano da soli i loro giochi con i materiali che c’erano a disposizione e la fantasia diventava la materia primaria.
I giochi si facevano prevalentemente per strada o nei tanti spazi che la natura concedeva, c’era il piacere di fare parte del gruppo di mettersi alla prova riuscendo a superare le difficoltà.
Molti giochi hanno un fondo comune di tradizione, in quanto l’uno l’ha imparato dall’altro e spostandosi lo ha modificato e adattata al nuovo ambiente e alle nuove abitudini.
Si può affermare che in giro per l’Europa e non solo i giochi sono gli stessi, sono le regole a cambiare.
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