terremoto 1757 - Terremoti Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Protezione civile
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terremoto 1757

Il terremoto del 6 agosto 1757
Questo terremoto, localizzato a Siracusa, è segnalato nel Catalogo con intensità epicentrale di IX grado MCS. M. Baratta67, a cui il Catalogo fa riferimento, aveva ripreso le notizie pubblicate nel 1848 dal sismologo france¬se Alexis Perrey, secondo cui si era verificato un terre¬moto «disastroso» che aveva distrutto metà delle case di Siracusa e provocato la morte di 10.000 persone68. Il sismologo francese aveva desunto questi dati dalla Collection Académique e da alcuni giornali del tempo, la «Gazètte de France» del 24 settembre 1757 e il «Journal His- torique» del novembre 1757.
La Collection Académique, pubblicata a Digione nel 1761, riporta infatti la notizia di una scossa di terremoto sentita a Milano il 6 agosto 1757 e che, secondo «alcuni», sarebbe stata violentissima a Siracusa, dove avrebbe di¬strutto metà della città.
Queste notizie erano state evidentemente riprese da alcuni periodici del tempo: si tratta di un curioso caso di «disastro giornalistico», ossia prodotto dall'iterazione di una notizia inizialmente falsa.
La storiografia siciliana coeva e successiva e, in particolare, i più autorevoli storici siracusani, non ricordano, infatti, alcun terremoto nel 1757, né negli anni immediatamente precedenti o successivi. Analogo, significativo silenzio si riscontra nelle opere dei più accreditati naturalisti siciliani che, a cominciare dalla seconda metà del XVIII secolo, si occuparono della storia naturale dell'isola, concentrando la loro attenzione sulle eruzioni dell'Etna e sui fenomeni sismici.
Anche M. Brydone e J. Houél — e altri famosi viaggiatori in Sicilia nella seconda metà del Settecento — pur annotando i segni lasciati sui monumenti dal grande terremoto del 1693, non ricordano alcun sisma distruttivo a Siracusa nel XVIII secolo72.
Il silenzio delle fonti locali, che già imponeva forti dubbi sull'evento, ha trovato, infine, un riscontro decisivo e la spiegazione del «falso» giornalistico.
Due numeri del mensile spagnolo «Mercurio historico y politico», che si erano occupati del sisma, hanno permesso di chiarire in maniera definitiva la portata dell'evento.
Il numero di settembre 1757 riportava la notizia del terremoto in modo più esteso, ma nella sostanza simile a quello dei giornali francesi: «[a Siracusa] due terzi delle Case, così dei privati come degli edifici pubblici, sono state distrutte fino alle fondamenta, essendo morte per questo motivo più di 25.000 persone».
Il fascicolo successivo della rivista, dell'ottobre 1757, tuttavia, ridimensionava drasticamente la portata dei fatti.
La corte aveva disposto che le disastrose notizie, giunte con le corrispondenze da Milano, venissero verificate: si era così scoperto che la realtà era stata alquanto esagerata.
Alcune scosse di terremoto avevano effettivamente colpito Siracusa, il 6 agosto 1757, scuotendo in particolare alcuni vecchi edifici, ma senza causare alcun tipo di danno né alcuna vittima.
Un terremoto non superiore al V grado MCS.
Va rilevato che nello stesso mese di ottobre una analoga pubblicazione francese descriveva ancora il terremoto in termini catastrofici: «più della metà della Città di Siracusa è stata rovesciata [...] dodici mila abitanti sono stati sepolti sotto le rovine delle loro case».
E, perciò, del tutto verosimile che i periodici francesi consultati da Perrey, dopo avere pubblicato la notizia della quasi distruzione di Siracusa, non l'abbiano in seguito mai smentita, inducendolo a un errore di sopravalutazione confluito — tramite Baratta — nel nostro attuale Ca¬talogo.
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