Costa nord privatizzata
Acradina il mare negato
Il mare negato.
La costa e il mare dell’antica Acradina, dall’ingresso all’attuale porto piccolo, imbarcadero Santa Lucia al convento dei Cappuccini e oltre, arbitrariamente privatizzata dai proprietari di case palazzi hotel e mura arbitrariamente costruiti da anni impediscono ai cittadini l’accesso a mare e alle scogliere. Per la storia, le Falesie, scavate in verticale e le scale di discesa intagliate nella viva roccia lungo tutta la costa furono fatte scavare da Dionisio I per potenziare le difese delle mura di Acradina e del porto piccolo adattando le strutture al livello del mare, allora circa 5 metri più basso.
L’esistenza di antiche Latomie costiere, documentate da studiosi e archeologi furono evidenziati anche da Francesco Saverio Cavallari, il quale, nel 1883 documentò lo stato dei luoghi indicando al n. 53 della legenda il posto doganale di Pietralonga e la discesa a mare.