Contrada tabaccheddu
Floridia
Floridia Cava Spampinato-conrada Tabaccheddu.
A Floridia, nella cava Spaminato-Culatelli in contrada "Tabaccheddu" vi sono insediamenti rupestri di epoca Bizantina.
Secondo Tucidide, in quella Cava, gli ateniesi di Nicia cercarono di aprirsi un varco verso l’interno. J. Houël, nel suo volume Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malta et de Lipari (1782-1787), segnala che, pochi anni prima della sua visita, a seguito di un incendio che eliminò la vegetazione i contadini rinvennero una enorme quantità di frecce e punte di lance di bronzo.
Nelle pareti si aprono numerosi ddieri alcuni disegnati dallo stesso Houël.
Nel marzo del 1909, in contrada detta " TABACCHEDDU ", affiorarono, durante alcuni scavi per la sistemazione del suolo, alcune sepolture sicule che furono, dagli stessi cava pietra, saccheggiate senza che si rendessero conto del grande valore storico -archeologico di quella scoperta.
Per fortuna fu avvisato in tempo il Prof. Paolo Orsi il quale poté, senza ombra di dubbi, constatare che si trattava proprio di tombe sicule con ingresso a pozzetto in banchi di calcare arenario, tipico in tali ritrovamenti, e in una di esse fu rinvenuto un vaso miceneo di creta depurata, dalla forma a calamaio e di colore giallo-pallido con fregi sul marrone classificato al terzo periodo miceneo.
Secondo il Prof. Orsi, doveva esistere, nei pressi di Floridia, una necropoli che egli, dal tipo sepolcrale, dal vaso miceneo e dai cocci siculi rinvenuti, classifica appartenenti alla fine dei Il periodo siculo, ossia nel XIV-X sec. a. C., ciò anche tenendo presente la posizione orientativa delle tombe e lo spostamento di quei popoli dalla costa all'entroterra.
Da ciò si deduce che il territorio di Floridia, che allora si appellava XIRIDIA, era abitato sin dai tempi più remoti dai siculi primitivi, i quali solo con la venuta dei Greci in Sicilia iniziarono una certa civilizzazione, prima con l'assimilarsi e poi, con l'andar del tempo, anche a congiungersi in matrimoni sino a diventare un solo popolo.
Il vasetto cinerario è al Museo Archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa.
