torre Cuba
Torre Cuba prima della distruzione provocata da un violento uragano nel 1956
RITROVATO IL VECCHIO AEROPORTO INGLESE DI CASSIBILE in Sicilia:
Ritrovato dopo 70 anni il luogo in cui sorgeva l’aeroporto inglese di Cassibile (Siracusa – Sicilia). Una vecchia foto pubblicata su un sito web ha permesso a Lorenzo Bovi (Associazione Storica Lamba Doria – www.lambadoria.it) di riconoscere l’antica torre utilizzata dagli inglesi nel 1943 come torre di Controllo e tracciare quindi la posizione della pista, sita in località “Torre Cuba” di Cassibile. Il campo di volo era stato costruito dagli anglo americani nel luglio del 1943, pochi giorni dopo lo sbarco in Sicilia, ed utilizzato dagli aerei inglesi Beaufighter della Caccia Notturna. A settembre arrivarono poi gli aerei americani, sempre della Caccia Notturna. L’aeroporto venne definitivamente abbandonato a fine novembre del 1943 e spostato a Montecorvino, per seguire l’avanzata dell’offensiva bellica lungo la penisola italiana. Il sito risultava ormai sconosciuto per tre motivi: il primo è che dove sorgeva la pista oggi c’è un agrumeto; il secondo che le piastre mobili (P.S.P.) usate per la costruzione della pista furono rimosse dagli americani al momento di trasferire la base; il terzo che l’antica torre usata come Torre di Controllo, visibile nelle foto inglesi allegate, purtroppo nel 1956 crollò a causa di un uragano, rendendone quindi impossibile il riconoscimento odierno, rispetto alle foto del 1943. Oggi della torre in questione, chiamata “Torre Cuba” , restano solo il basamento ed il pano rialzato, costruito su un’antica basilica bizantina, ma tutta la struttura del casolare è integra, così come allora, e ben si riconoscono i balconcini del primo livello e l’ingresso con i suoi merli, identici come all’epoca degli scatti delle foto inglesi. Questo ritrovamento di Lorenzo Bovi chiude quindi il mistero della torre presente nelle foto inglesi del 1943, non riconosciuta da nessuno a Cassibile, e che per un momento aveva fatto temere che le foto fossero state scattate addirittura in Tunisia. In realtà Lorenzo Bovi aveva già trovato poco distante da Torre Cuba un’altra torre (chiamata “torre tonda” ah ah ah), ancora in piedi e di fattura simile nella costruzione dei merli (assottigliati alla sommità) e sentiva quindi di essere vicino alla soluzione. Anche il balconcino del piano rialzato di quel che resta di Torre Cuba era uguale a quello delle foto inglesi, ma la conferma al 100% è arrivata solo son la foto antica della torre pubblicata on line da Antonio Randazzo e tratta dal libro “Masserie e vecchi manieri nel siracusano”, di Annalena Lippi Giudi. Un grazie ovviamente al proprietario dell’edificio che ha permesso la pubblicazione della foto.Complimenti quindi a Lorenzo Bovi dell’Associazione Storica Lamba Doria – www.lambadoria.it per aver risolto anche questo piccolo ma significativo rebus “storico”.
Siracusa, 26 giugno 2012
foto IERI di Giovanni Giunta
Torre Cuba distrutta da un violento uragano nel 1956 e ora ricostruita
Strada vicinale Santa Teresa - Piana Cuba La Torre "Cubba"
Nel vecchio fondo Cuba a sud ovest della penisola Maddalena, nell'antico feudo "Longarini", sorgeva una torre di avvistamento del Cinquecento, costruita su una basilichetta tricora di epoca bizantina, che fu evidenziata da Paolo Orsi nel 1899. Oggi è trasformata in villa. La torre è circondata da un complesso rurale che risale al 1882.
La denominazione è da riferire alla versione dialettale di cupola, in quanto esisteva un edificio con questa caratteristica sul quale venne eretta la torre.
Gli studi di Giuseppe Agnello ci illuminano sulla storia di questa torre: "La basilichetta è una delle più armoniche e rappresentative costruzioni bizantine esistenti in Sicilia e con un buon fondamento può farsi risalire ai secoli Vili e IX..."
"Purtroppo, la torre è oggi quasi interamente distrutta. Nel febbraio del 1956, investita da un eccezionale uragano di vento, subì una profonda decapitazione, che ebbe conseguenze paurose sulla statica dell'intero edificio'"43.
Le terre intorno alla torre 111 salme, 3 bisacce, 3 tumoli, di cui 95 salme di seminativi e 15 di pascoli comprendevano anche, ai primi del secolo scorso, case di masseria, pennata e mandre. A quell'epoca apparteneva a Vincenzo Danieli e Landolina[143].
[1] Nel Rivelo Rusticano del 181 1 (1733-1 1), presso l'Archivio di Stato di Siracusa del conte Danieli e Landolina appaiono informazioni sui confini rappresentati dalle proprietà limitrofe dei Lanza, del marchese Casale, dei nobili La Feria.
Tratto da MASSERIE E VECCHI MANIERI NEL SIRACUSANO di Annalena Lippi Giudi, foto Giovanni Giunta edito da Arnaldo Lombardi Editore Istituto editoriale in Sicilia