Iancarossa - Siracusa territorio

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
prototipo
Vai ai contenuti

Iancarossa

I
IANCAROSSA
In vernacolo Janca rrussa. Nei ruoli dei beni rusticani di Siracusa (a. 1816) leggesi Gorga rossa e Ganga rossa.
Questa località si trova ad ovest di Laganelli, fra il vallone Cava- donna ed il vallone Fontana Mortilla. La traversa Jancarossa inizia dopo il n.2 della strada S. Domenico. Per gli anziani del posto questo toponimo è dettato da un puro capriccio dei nostri antenati. Mi diceva un signore: "Ha mai visto un molare rosso?". (Janca in siciliano indica colorazione bianca, ma anche dente, premolare e molare).
Nella storia della Sicilia, Gangarossa fu il nome di un terribile pirata che imperversava nelle nostre terre costiere e non so che tipo di relazione ci potrebbe essere fra costui o un similare nome arabo sicilianizzato ed il toponimo in oggetto. Potrebbe trattarsi anche di un nomignolo appioppato a qualche proprietario terriero del luogo.
Purtuttavia si può tentare qualche altra interpretazione. In que¬sta zona della Sicilia, dove abbondano contrade denominate col nome generico di Vignali, la precisa denominazione Jancarossa può essere riferita ad un tipo particolare di vitigno e di uva denominati caterratto (non so se ancora esistenti).
Queste uve, a differenza delle altre che si producevano fra il XVIII e XIX sec. e che venivano denominate bianche e/o nere (Janca e ninni di vigna), si distinguevano in quanto esistevano nelle due varietà Bianca e Rossa ('ghianca e russo come pure janca e russa). Infatti su vari testi e giornali di agronomia dell'800, pubblicati prima che la terribile fillossera devastasse le vigne nel siracusano, trovo menzionata maggiormente la produzione delle seguenti uve: Ossonero, Mantonico bianco e nero, Vernaccia bianca, Vernaccione nero, Passolara bianca, Malvasia, Insolia bianca e nera, Moscatello, Zibibbo, Cateratto bianco e rosso.
AVliiL LVJ u v,

Torna ai contenuti