mausoleo ellenistico - Archeologia Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Archeologia
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mausoleo ellenistico

Il mausoleo ellenistico, locus sepolturae, trovasi in Siracusa nel cortile interno dell'Hotel Panorama, via Necropoli Grotticelle angolo viale Scala Greca.


Il sepolcro, un vero e proprio mausoleo ellenistico con solido basamento e uno sviluppo notevole sopra terra, la monumentale grandiosità architettonica, completata da decorazione scultorea rilevata nei frammenti rinvenuti in loco, lasciano supporre che sia una tomba reale o di personaggio d'alto rango.

Venne scoperto nel 1957 dall’archeologo Vinicio Gentili durante i lavori del costruendo albergo Hotel Panorama sotto uno strato terroso di poco più di mezzo metro che mise in luce una platea formata da blocchi di pietra calcarea di m 9,05 x m 8,45 e al centro una fossa scavata nella roccia di m 1,20 x m 0,70, profonda m 0,50, all'interno della quale vi erano, una accanto all’altra, due urne cinerarie a cassetta di piombo con coperchio.

In origine, le due urne, dovevano trovarsi chiuse sotto la platea del pavimento sopra il quale, con molta probabilità, era l'alzato del monumento funerario.

Le urne contenevano, la più piccola, ossa combuste tra frammenti fittili e resti di laminette, forse applicazioni della kline, (letto funebre).

Nella seconda, rettangolare, molto più grande della prima, oltre alle ceneri, vennero rivenuti due anelli in oro di grandezza diversa e che oggi sono esposti presso il Museo Archeologico Paolo Orsi (settore D, vetrina 319).

L’anello più grande, d’oro massiccio con rubino nel castone sul quale sono incisi due pesci che nuotano verso sinistra, un capolavoro di oreficeria, forse un sigillo, opera, forse, di glyphèus, incisore, dei pesci, il quale rese, nelle squame, eseguite con perfetta maestria in un verismo plastico eccezionale.
L'anello più piccolo, di oro laminato con nell'ovale incastonata una corniola piatta sulla quale è incisa una testa virile, rivolta verso sinistra, con i capelli cinti da un diadema sulla testa e nella parte posteriore del collo, una sorta di scettro che confrontato con analoghe figure di sovrani nell'antica monetazione ellenistica.
le domande nascono spontanee
Com'è possibile che un dittatore assassino, odiato dai suoi contemporanei che confiscarono per vendetta i suoi beni, abbatterono le sue statue, tentarono di strozzarlo e lo finirono a colpi di pugnalale e arso vivo su una pira, venga tumulato in un "mausoleo" anche se fosse stato fatto costruire da lui?
Dal testo Siracusa_Storia_della_ricerca_archeologica rileviamo che gli storici e l'archeologo che indagò, "All’incrocio tra viale Epipoli e via Necropoli Grotticelle fu rinvenuto nei primi anni 1960, nel corso di lavori di sbancamento per la costruzione dell’Hotel Panorama, una platea quadrata composta da blocchi parallelepipedi, alcuni dei quali legati con grappe metalliche, impostata direttamente su una fossa rettangolare scavata nella roccia, che conteneva ancora due urne cinerarie a cassetta di piombo con i resti combusti dei defunti, frammenti di laminette di avorio, frustuli di terracotta e di bronzo
e due anelli d’oro con pesci incisi e con corniola recante una testa maschile intagliata, forse il ritratto di un dinasta siracusano; la struttura, datata dal corredo alla fine del IV-inizi del III sec. a.C., è stata interpretata da subito come il basamento di un grandioso mausoleo, di cui sono stati recuperati alcuni elementi architettonici in calcare pertinenti al geison, a cornici, dentelli,
fascia decorativa del basamento e che, in via meramente ipotetica, è stato attribuito ad Agatocle.
Nella zona circostante furono raccolti alcuni reperti sporadici, tra cui un askos configurato a giovane satiro recumbente di III-II sec. a.C. Ad E del mausoleo sono state osservate le carreggiate della strada antica che collegava Neapolis con la zona settentrionale dell’Epipole. A breve distanza (ca. m 18 a N-O) nel 1958 fu rinvenuta una fossa rettangolare scavata in roccia e contenente numerosi cinerari fittili acromi e urne di piombo, oltre a vasetti di corredo (lucerne, unguentari fusiformi, coppette), usata per successive deposizioni a partire dalla seconda metà del III e per
tutto il II sec. a.C. (Gentili C 19595; C 19672).

Nei disegni viene chiamata, da Gentili, semplicemente mausoleo ellenistico.
A mio parere la tomba potrebbe essere di uno dei potenti del dopo Agatocle, il quale era in possesso degli anelli e monili, forse gli stessi sequestrati ad Agatocle e ritrovati nell'urna funeraria e da qui nasce l'errore di attribuzione



basamento del mausoleo com'è oggi nel cortile dell'Hotel Panorama









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