palazzo Bonanno - palazzi di pregio

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Palazzi di pregio
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palazzo Bonanno

B
Palazzo Bonanno, via della Maestranza angolo via dei 4 Santi coronati, civico n. 33, è un elegante palazzo settecentesco in stile barocco, oggi sede dell'Azienda Autonoma per il Turismo della Provincia di Siracusa. Edificato tra la fine del secolo XVII e l’inizio del XVIII dall'omonima famiglia Bonanno aristocratica feudataria di Belvedere e delle contrade limitrofe. Sull’arcata del portone si legge la data del 1762.
Negli anni 40, noi bambini della zona, salivamo pericolosamente, sulle rovine del palazzo bombardato per vedere il film nel limitrofo cinema all'aperto che aveva l'ingresso da via dei santi coronati.
Nei bassi, civici n. 41/43, c’era l’eccellente e rinomata pasticceria Marciante e, al civico 45, all’interno del cortile, oltre a numerose case di abitazione, anche la falegnameria del maestro Aprile.

vedi anche:http://www.antoniorandazzo.it/nobili/bonanno.html

La facciata di questo palazzo presenta un portale arcuato sopra cui vi è un balcone con una splendida inferriata bombata in ferro battuto, sormontato da un timpano spezzato recante al centro lo stemma araldico della famiglia Bonanno. Accanto al portale centrale vi sono due aperture arcuate (due per lato, ospitanti esercizi commerciali) sopra cui vi sono posti altrettanti balconi aventi sempre inferriate in ferro battuto di tipo bombate, sormontati da travoni lisci.
La costruzione è un importante esempio di palazzo nobiliare, con ampi spazi a disposizione della famiglia dei quali rimane soltanto l’ampio androne con volta a crociera.
Palazzo Bonanno conserva una parte molto limitata del grande cortile originario bell'esempio del barocco siracusano, come si può facilmente notare osservando l’architettura dell’unico lato rimasto integro, con la bellissima loggia ad arcate, che immette nelle abitazioni del primo piano, alle quali si giunge attraverso un elegante scalone laterale e grandi blasoni marmorei.
Imponenti fregi sovrastano i balconi. La costruzione di epoca settecentesca è a due ordini architettonici e ha un portale severo, di ispirazione cinquecentesca con bugne alternate, che nell’arco superiore sono unite alla cornice, mentre quella centrale fa da mensola al balcone sorretto da un architrave.
Lo stemma della famiglia è scolpito in altorilievo, contiene all’interno dello scudo un gatto ed è circondato da diverse volute.
Nella parte sommitale è raffigurata una Fenice, che risorge dalle fiamme. Gran parte del Palazzo ogg è stata sede dell’Azienda autonoma del turismo.

La ristrutturazione post-terremoto 1693 coinvolse in maniera particolare la via Maestranza, l'antica Mastrarua, centro economico-commerciale della Siracusa medievale.
Quasi tutti gli edifici che con i loro splendidi prospetti barocchi si affacciano sulla strada sono impiantati su preesistenti edifici medievali e aragonesi - catalani dei quali rimangono tracce (monofore, scale a cielo aperto, bifore, loggiati) nei loro cortili Alcuni, purtroppo, sono andati irrimediabilmente perduti.
E questo il caso della "Casa Sveva" inglobata nel Palazzo Landolina - Bonanno.
Del prospetto interno dell'edificio svevo che probabilmente si attestava su una corte interna, G. Agnello identificò una finestrella a feritoia e le tracce di una porta ogivale.
Gli ambienti superstiti furono così descritti dallo studioso: "Si tratta di due vasti ambienti terreni, contigui, ma disposti con diversa orientazione, oggi trasformati in officina da fabbro e in magazzino. Recinti da due lati da ampi cortili, restano compresi, nelle parti residue, dentro la stretta di tarde costruzioni. Il piano superiore, di spiccato carattere settecentesco, ha disperso ogni traccia d'antico".
L'ambiente più piccolo (m 5 x m 4) era coperto da due volte a crociera i cui costoloni poggiavano su capitelli pensili ; dell'originaria copertura non rimanevano che resti dei costoloni poggianti sulle mensole ancora ai tempi in cui scriveva Agnello.


Lungo la parete Est si apriva una porta archiacuta che doveva collegare questo ambiente con altri attigui.
La parete Nord, invece, non presenta aperture e funge da muro divisorio dell'altro ambiente di proporzioni maggiori (m8,10xm6,15) adesso attiguo. Un'unica copertura con volta a crociera sovrastava questa stanza la cui apertura era realizzata
lungo la parete Nord non esattamente al centro.
Data la lacunosità dei resti federiciani superstiti è impossibile ricostruire l'iconografia dell'edificio..
Sarebbero auspicabili indagini nell'immobile sede dell'A.A.T nel cui ambito è presente un arco ricoperto da intonaco che potrebbe far pensare a struttura medievale.
Alle spalle della via Maestranza rimane quasi nella sua integra strutturazione monumentale la "Casa Mergulese - Montalto"che, proprio per non aver subito eclatanti trasformazioni nel XVIII secolo, rende l'idea della organizzazione architettonica precedente alla trasformazione barocca di tutto il quartiere. (Vedi L. Cassataro "La casa Mergulese-Montalto-un'opera d'arte puntellata" in I Siracusani anno IV-n.22-, nov.-dic. 1999, pag.17).
G. Agnello "L'architettura sveva in Sicilia", pag. 139, figg. 94 e 95.
Id., op. ciit. pag. 137.
Id., op. cit., pag. 137 fig. 92.

La facciata presenta un portale arcuato sopra cui vi è un balcone con una splendida inferriata bombata in ferro battuto, sormontato da un timpano spezzato recante al centro lo stemma araldico della famiglia Bonanno. Accanto al portale centrale vi sono due aperture arcuate (due per lato, ospitanti esercizi commerciali) sopra cui vi sono posti altrettanti balconi aventi sempre inferriate in ferro battuto di tipo bombate, sormontati da travoni lisci.
All'interno del Palazzo vi è un grande cortile presso cui possiamo ammirare un pittoresco loggiato barocco con verandina. All'interno vi sono locali d'epoca che un tempo hanno ospitato gli uffici dell'Azienda Autonoma per il Turismo della Provincia di Siracusa.

Non risulta che sia stato proprietà dei Landolina.

Il Palazzo é Bonanno e non non c’é lo stemma Landolina


Stemma Bonanno


vedi anche storia della famiglia Bonanno:http://www.antoniorandazzo.it/nobili/bonanno.html




Fu pesantemente bombardato durante la seconda guerra mondiale

(collage di Alessandro Odierna):



 
Il palazzo, tra gli altri, ha ospitato Vittorio Amedeo II di Savoia Re di Sicilia e l'Imperatore di Germania Guglielmo II Hohenzollern tra il 1889 ed il 1913.
L'imperatore é stato anche ospite a Tremilia che era un sito del 1300 di un eremita e poi passato alla "Mensa vescovile di Siracusa" e poi venduta nel 1806 a Giuseppe Bonanno.
 
Trasformato in casa di campagna neo-gotica su progetto tedesco, vedi pagina dedicata: Castello Bonanno Tremilia.
 

Trasformato in casa di campagna neo-gotica su progetto tedesco.


il castello Bonanno invece era quello del Maeggio vicino a Floridia.



 


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