I Satiri 1927
I satiri alla Caccia di Sofocle-1927
La vicenda del dramma è la seguente : ad Apollo vengono rubati molti buoi e vi¬telli. Il dio fa un bando a tutti gli dei e a tutti i mortali, promettendo allo scoprito¬re del furto una ricca taglia. Sileno, che ha udito il bando, assieme ai Satiri suoi fi¬gli, che formano il coro, si dà alla caccia. I Satiri, trasformati in segugi, eseguendo gli ordini del capo Sileno, si accucciano a terra come cani, fiutando l'aria e si metto¬no alla ricerca delle impronte lasciate nel suolo dalle bestie rubate ad Apollo. Ad un tratto si ode, in prossimità di una ca¬verna, un rumore strano: è il suono sco¬nosciuto della lira, che Ermes neonato ha da poco inventato nella grotta della ninfa Cillene. I Satiri hanno paura e fuggono; Sileno dapprima ostenta coraggio e rim¬provera i figli codardi; ma poi anche lui si lascia prendere dalla paura. La ninfa Cille¬ne, nutrice del bimbo nato il giorno stesso e dotato di una forza sovrumana, raccon¬ta come il dio Ermes ha costruito con il guscio di una tartaruga uno strumento, da lui chiamato lira. Proprio la descrizio¬ne dettagliata della lira, il cui suono dolce inebria i Satiri, svela ai segugi, con il ri-cordo del cuoio che Ermes ha usato, il segreto del furto: il dio si è servito della pelle dei buoi per la sua straordinaria in¬venzione. In questo modo la ninfa stessa, senza volerlo, rivela il segreto. I Satiri, scoperto il mistero, chiamano quindi ad alta voce Apollo per informarlo di aver trovato il ladro e per ottenere il compen¬so promesso.